Riportiamo qui sotto i contributi usciti dalla 1° Iniziativa del Forum Economia ed Attività produttive dal titolo Turismo-Commercio-Artigianato ...quale futuro per la nostra San Gimignano?
Sollecitiamo tutti a leggerli e commentarli !
Quale futuro per la nostra San Gimignano?
Una breve riflessione per i commercianti
Anche il commercio mostra le difficoltà che emergono in altri settori: flessione delle presenze turistiche, minore capacità di spesa (anche delle famiglie italiane), con conseguente diminuzione dei consumi
Uno strumento che io considero molto utile, soprattutto in questa fase economicamente delicata è quello della costituzione di un Centro Commerciale Naturale (CCN): cioè l’associazione di imprese commerciali che insieme sviluppano idee e progetti per la promozione dei loro esercizi, la comunicazione (es. sito Internet, spot radio e tv, riviste, opuscoli illustrativi), per la realizzazione di eventi cittadini, l’installazione di luci, pannelli, l’innovazione dei servizi da offrire ai clienti, ecc...
I progetti dei CCN sono stati finanziati in passato dalla regione Toscana con ben 40 milioni di Euro di contributi: circa 300 interventi realizzati dai Comuni hanno consentito la creazione di oltre 100 CCN e ulteriori interventi sono già previsti fino al 2013.
La realizzazione di un CCN, una volta raggiunto l’accordo tra gli interessati, è fortemente supportato dalla consulenza dei centri di assistenza tecnica (CAT) delle associazioni di categoria, anche perché obiettivamente offre un buon vantaggio economico agli associati.
Per il prossimo futuro (finanziamenti 2008-2013) è previsto che gli interventi finanziati di riqualificazione della rete commerciale abbiano maggiori ripercussioni anche sulla riqualificazione urbana. I vantaggi, così, non saranno solo per i commercianti ma anche per i Comuni e per tutta la cittadinanza.
Il progetto di realizzazione di un CCN si può tranquillamente considerare anche come di supporto concreto allo sviluppo di altri progetti del comune di San Gimignano (marchio di qualità): infatti da immediatamente gambe ad una collaborazione tra i commercianti che può essere solo vantaggiosa per qualunque sviluppo futuro.
San Gimignano è da molto tempo luogo di approdo per viaggiatori in cerca di arte, cultura, storia. Molto ha inciso su ciò il fatto che sia inserita nel patrimonio mondiale dell’UNESCO e se da un lato è privilegiata da questa situazione dall’altra ha una grande responsabilità nei confronti dell’umanità che le ha conferito tale riconoscimento. Il mondo ci guarda e ci giudica e valuta la nostra capacità di difendere, valorizzare e gestire questo patrimonio.
Il turismo, anche a causa della grande crisi economica globale, sta vivendo ora un momento molto difficile. Inoltre la concorrenza, sia in Italia che all’estero, di luoghi che offrono ricettività a prezzi più vantaggiosi rischia di peggiorare tale situazione. Oggi non si può più pensare che l’unicità del luogo sia sufficiente a convogliare qui un flusso turistico della stessa misura degli anni passati. Il viaggiatore è diventato più esigente, attento al rapporto qualità -prezzo, all’offerta di tipo culturale di eccellenza che rimane comunque ancora al primo posto nell’interesse della domanda riguardante i prodotti turistici della nostra zona.
Per affrontare tale cambiamento occorrono azioni strategiche, sinergiche e mirate che coinvolgano tutti. E’ necessaria una formazione alla cultura dell’accoglienza, attenta alla qualità dell’offerta, che veda tutti gli operatori del settore turistico e commerciale più disponibili e ricettivi a ciò che il turista richiede. E’ un dovere per chi vive in una città inserita fra i beni dell’UNESCO farsi tramite fra gli ospiti e il territorio. La consapevolezza generica di vivere in una città di così alto valore non basta, è necessaria una maggiore conoscenza della propria storia, dell’arte e del proprio patrimonio culturale da comunicare con entusiasmo a chi arriva per far si che rimanga in lui la memoria di una esperienza unica. E’ interesse di tutti, quindi, l’acquisizione di una visione più ampia del rapporto con il turista basata su una tipologia di accoglienza qualificata che lo invogli a sostare e ritornare. Anche incentivare eventi di tipo culturale di qualità da riproporre nel tempo è sicuramente un modo per attirare un grande numero di ospiti. Molti operatori ancora oggi reputano l’offerta culturale qualcosa di a sé stante che non ha relazione con l’attività commerciale.
Spoleto con il festival dei due mondi, Monticchiello con il teatro povero, la versiliana a Marina di Pietrasanta, Taormina arte, sono solo alcuni degli innumerevoli esempi di come l’investimento culturale può essere invece un forte veicolo di sviluppo turistico ed avere una grande e felice ricaduta sull’indotto economico e lavorativo.
Festivals, rassegne, incontri, eventi, muovono un grande numero di persone.
La durata prolungata di alcuni giorni di tali manifestazioni fa sì che i turisti soggiornino più a lungo e il fatto che siano un appuntamento fisso in una programmazione annuale crea una fidelizzazione.
San Gimignano ha ancora un forte richiamo turistico, ma se non si supporta l’attrattiva delle sue torri con proposte culturali di alto spessore che le diano una connotazione internazionale di qualità, rischia di avere visitatori sempre più frettolosi e veloci che scelgono, per soggiornare e fare i propri acquisti, altre realtà limitrofe e non, più disponibili e lungimiranti.
SITO ARCHEOLOGICO DI CASTELVECCHIO
Un parco da visitare che possa attrarre nuovi turisti ed allungare le presenze.
Creare un parco archeologico tenuto decorosamente. Legare ad esso dei percorsi di trekking e di mountain bike, e magari anche un parco avventura che piacciono molto anche al turismo scolastico.
Dare vita ad una mappa dell’area Caggio e Castelvecchio con dei veri sentieri segnati (da fara a piedi, in bicicletta, a cavallo..)che diano un senso anche culturale alle attività sportive che stanno già nascendo spontaneamente nei nostri boschi. Questo, andrebbe fatto anche con la collaborazione delle guide ambientali. Trovare, quindi, l’occasione di abbinare le attività sportive di trekking o bicicletta all’attività culturale della visita al sito archeologico.
Allungare la permanenza anche di 1 o due giorni della maggior parte degli arrivi sarebbe una cifra importantissima per il Pil della Città, considerato anche l’indotto economico aggiuntivo che queste attività culturali e sportive creano:
Affittto di biciclette e motoriniRichieste di visite ambientali guidateAumento del turismo scolasticoAumento degli arrivi del segmento del cosiddetto “ turista sportivo” (tutte quelle persone, sempre più numerose, che vanno in vacanza solo nei posti dove si fa sport all’aria aperta in locantion dallo scenario accattivante)
A questo andrebbe affiancato un evento sportivo importate, esempio una gara di Mountain Bike, che richiama oltre che partecipanti ed appasionati vari, soprattutto la stampa ed i vari media che danno risonanza mediatica alla Città ed al sito archeologico (vedi successo della “Gran fondo della Vernaccia”).
Una breve riflessione per i commercianti
Anche il commercio mostra le difficoltà che emergono in altri settori: flessione delle presenze turistiche, minore capacità di spesa (anche delle famiglie italiane), con conseguente diminuzione dei consumi
Uno strumento che io considero molto utile, soprattutto in questa fase economicamente delicata è quello della costituzione di un Centro Commerciale Naturale (CCN): cioè l’associazione di imprese commerciali che insieme sviluppano idee e progetti per la promozione dei loro esercizi, la comunicazione (es. sito Internet, spot radio e tv, riviste, opuscoli illustrativi), per la realizzazione di eventi cittadini, l’installazione di luci, pannelli, l’innovazione dei servizi da offrire ai clienti, ecc...
I progetti dei CCN sono stati finanziati in passato dalla regione Toscana con ben 40 milioni di Euro di contributi: circa 300 interventi realizzati dai Comuni hanno consentito la creazione di oltre 100 CCN e ulteriori interventi sono già previsti fino al 2013.
La realizzazione di un CCN, una volta raggiunto l’accordo tra gli interessati, è fortemente supportato dalla consulenza dei centri di assistenza tecnica (CAT) delle associazioni di categoria, anche perché obiettivamente offre un buon vantaggio economico agli associati.
Per il prossimo futuro (finanziamenti 2008-2013) è previsto che gli interventi finanziati di riqualificazione della rete commerciale abbiano maggiori ripercussioni anche sulla riqualificazione urbana. I vantaggi, così, non saranno solo per i commercianti ma anche per i Comuni e per tutta la cittadinanza.
Il progetto di realizzazione di un CCN si può tranquillamente considerare anche come di supporto concreto allo sviluppo di altri progetti del comune di San Gimignano (marchio di qualità): infatti da immediatamente gambe ad una collaborazione tra i commercianti che può essere solo vantaggiosa per qualunque sviluppo futuro.
San Gimignano è da molto tempo luogo di approdo per viaggiatori in cerca di arte, cultura, storia. Molto ha inciso su ciò il fatto che sia inserita nel patrimonio mondiale dell’UNESCO e se da un lato è privilegiata da questa situazione dall’altra ha una grande responsabilità nei confronti dell’umanità che le ha conferito tale riconoscimento. Il mondo ci guarda e ci giudica e valuta la nostra capacità di difendere, valorizzare e gestire questo patrimonio.
Il turismo, anche a causa della grande crisi economica globale, sta vivendo ora un momento molto difficile. Inoltre la concorrenza, sia in Italia che all’estero, di luoghi che offrono ricettività a prezzi più vantaggiosi rischia di peggiorare tale situazione. Oggi non si può più pensare che l’unicità del luogo sia sufficiente a convogliare qui un flusso turistico della stessa misura degli anni passati. Il viaggiatore è diventato più esigente, attento al rapporto qualità -prezzo, all’offerta di tipo culturale di eccellenza che rimane comunque ancora al primo posto nell’interesse della domanda riguardante i prodotti turistici della nostra zona.
Per affrontare tale cambiamento occorrono azioni strategiche, sinergiche e mirate che coinvolgano tutti. E’ necessaria una formazione alla cultura dell’accoglienza, attenta alla qualità dell’offerta, che veda tutti gli operatori del settore turistico e commerciale più disponibili e ricettivi a ciò che il turista richiede. E’ un dovere per chi vive in una città inserita fra i beni dell’UNESCO farsi tramite fra gli ospiti e il territorio. La consapevolezza generica di vivere in una città di così alto valore non basta, è necessaria una maggiore conoscenza della propria storia, dell’arte e del proprio patrimonio culturale da comunicare con entusiasmo a chi arriva per far si che rimanga in lui la memoria di una esperienza unica. E’ interesse di tutti, quindi, l’acquisizione di una visione più ampia del rapporto con il turista basata su una tipologia di accoglienza qualificata che lo invogli a sostare e ritornare. Anche incentivare eventi di tipo culturale di qualità da riproporre nel tempo è sicuramente un modo per attirare un grande numero di ospiti. Molti operatori ancora oggi reputano l’offerta culturale qualcosa di a sé stante che non ha relazione con l’attività commerciale.
Spoleto con il festival dei due mondi, Monticchiello con il teatro povero, la versiliana a Marina di Pietrasanta, Taormina arte, sono solo alcuni degli innumerevoli esempi di come l’investimento culturale può essere invece un forte veicolo di sviluppo turistico ed avere una grande e felice ricaduta sull’indotto economico e lavorativo.
Festivals, rassegne, incontri, eventi, muovono un grande numero di persone.
La durata prolungata di alcuni giorni di tali manifestazioni fa sì che i turisti soggiornino più a lungo e il fatto che siano un appuntamento fisso in una programmazione annuale crea una fidelizzazione.
San Gimignano ha ancora un forte richiamo turistico, ma se non si supporta l’attrattiva delle sue torri con proposte culturali di alto spessore che le diano una connotazione internazionale di qualità, rischia di avere visitatori sempre più frettolosi e veloci che scelgono, per soggiornare e fare i propri acquisti, altre realtà limitrofe e non, più disponibili e lungimiranti.
SITO ARCHEOLOGICO DI CASTELVECCHIO
Un parco da visitare che possa attrarre nuovi turisti ed allungare le presenze.
Creare un parco archeologico tenuto decorosamente. Legare ad esso dei percorsi di trekking e di mountain bike, e magari anche un parco avventura che piacciono molto anche al turismo scolastico.
Dare vita ad una mappa dell’area Caggio e Castelvecchio con dei veri sentieri segnati (da fara a piedi, in bicicletta, a cavallo..)che diano un senso anche culturale alle attività sportive che stanno già nascendo spontaneamente nei nostri boschi. Questo, andrebbe fatto anche con la collaborazione delle guide ambientali. Trovare, quindi, l’occasione di abbinare le attività sportive di trekking o bicicletta all’attività culturale della visita al sito archeologico.
Allungare la permanenza anche di 1 o due giorni della maggior parte degli arrivi sarebbe una cifra importantissima per il Pil della Città, considerato anche l’indotto economico aggiuntivo che queste attività culturali e sportive creano:
Affittto di biciclette e motoriniRichieste di visite ambientali guidateAumento del turismo scolasticoAumento degli arrivi del segmento del cosiddetto “ turista sportivo” (tutte quelle persone, sempre più numerose, che vanno in vacanza solo nei posti dove si fa sport all’aria aperta in locantion dallo scenario accattivante)
A questo andrebbe affiancato un evento sportivo importate, esempio una gara di Mountain Bike, che richiama oltre che partecipanti ed appasionati vari, soprattutto la stampa ed i vari media che danno risonanza mediatica alla Città ed al sito archeologico (vedi successo della “Gran fondo della Vernaccia”).
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